Creative Commons: cos’è e come funziona

Di cosa si tratta e come funziona la licenza Creative Commons? Quali diritti protegge e in quali casi può essere utile applicarla ai propri contenuti?

Innanzitutto, un po’ di luce sul diritto d’autore in Italia e su cosa si intende con il termine “licenza”

Diritto d’autore

Il diritto d’autore, regolato principalmente dalla legge 22 aprile 1941 n. 633, tutela tutte le opere dell’ingegno di carattere creativo, siano esse fisiche o immateriali. Va evidenziato che la tutela è automatica, quindi non è richiesto all’autore nessun tipo di registrazione o indicazione (come l’obsoleta © di copyright) perché la sua opera sia tutelata e solo lui abbia il diritto di pubblicarla, riprodurla, venderla, insomma disporne. È infatti sufficiente l’atto di creazione dell’opera (neppure quello di pubblicarla) affinché essa sia tutelata a pieno titolo dal diritto d’autore.

Licenza

Dato che il diritto d’autore (spesso esplicitato dalla dicitura “Tutti i diritti riservati”) riserva al creatore dell’opera tutti i diritti ad essa collegati, come si possono condividere alcuni di questi diritti con il lettore, fruitore o apprezzatore della creazione? Semplicemente utilizzando una licenza per estendere alcuni diritti a soggetti non specificati. Inutile dire che esistono tantissime licenze, ciascuna pensata e ottimizzata per casi specifici (come la licenza MIT per il software libero), ma la più famosa in quanto utilizzata persino da Wikipedia è senz’altro la licenza Creative Commons anche nota come CC.

La licenza CC è pensata per consentire la libera condivisione delle opere creative (vedremo entro quali limiti) e per incentivare la co-creazione di materiale secondo regole chiare, trasparenti e di facile comprensione. Nel dettaglio, le licenze CC sono divise in sette diverse varianti, organizzate secondo un sistema di acronimi, ognuno dei quali indica la portata e i limiti della singola licenza:

loghi licenze CC

CC BY

Dalla preposizione inglese by (“da” in italiano) in riferimento all’autore di un’opera. Questa licenza permette a chiunque di condividere, modificare e rivendere la vostra opera o sue varianti, a patto che ne indichi chiaramente l’origine (chi è l’autore). Si tratta della licenza CC più permissiva (se non si conta CC0).

CC BY-SA

SA per ShareAlike (“Condividi allo stesso modo” in italiano). Questa licenza permette a chiunque di condividere, modificare e rivendere la vostra opera o sue varianti, a patto che ne indichi chiaramente l’origine (chi è l’autore) e che distribuisca le sue varianti basate sull’opera usando la stessa licenza (CC BY-SA).

CC BY-NC

NC per NonCommercial (“Non commerciale” in italiano). Questa licenza permette a chiunque di condividere e modificare la vostra opera, a patto che ne indichi chiaramente l’origine (chi è l’autore) e che non la utilizzi per scopi commerciali.

CC BY-ND

ND per NoDerivatives (“Non opere derivate” in italiano). Questa licenza permette a chiunque di condividere la vostra opera, anche per scopi commerciali, a patto che ne indichi chiaramente l’origine (chi è l’autore) e non la modifichi in alcun modo.

CC BY-NC-SA

Per i significati degli acronimi, valgono le suddette  licenze. Questa licenza consente a chiunque di condividere e modificare la vostra opera, a patto che ne indichi chiaramente l’origine (chi è l’autore), che non la utilizzi per scopi commerciali e che distribuisca le sue varianti basate sull’opera usando la stessa licenza (CC BY-NC-SA).

CC BY-NC-ND

Per i significati degli acronimi, consultate le licenze sopra. Questa licenza permette a chiunque di condividere la vostra opera a patto che ne indichi chiaramente l’origine (chi è l’autore), che non la utilizzi per scopi commerciali e che non la modifichi in alcun modo.

CC0

La licenza CC0 (CC Zero) è speciale, nel senso che non è tanto una licenza quanto una rinuncia assoluta di tutti i diritti d’autore e di dichiarazione dell’opera a cui è assegnata come “dedicata al dominio pubblico”. Chiunque potrà quindi usufruire, condividere, modificare e vendere la vostra opera e i suoi derivati senza alcun tipo di restrizione né obbligo di attribuzione.

Come scegliere la giusta licenza CC

Abbiamo visto come le licenze CC siano pensate per coprire molteplici esigenze, ma come valutare e decidere quale licenza si addice al vostro caso specifico? Suggeriamo un utilissimo strumento messo a disposizione da Creative Commons che consente di specificare nel dettaglio cosa si vuole/non vuole includere nella licenza e che indichi la più adatta.

Come applicare una licenza CC

Una volta scelta la licenza che fa al caso vostro, è il momento di inserirla nel vostro sito o nell’articolo per far sì che i contenuti siano coperti. Tutelare un contenuto con una licenza CC è molto semplice, non occorre registrarsi da nessuna parte. Tutto ciò che basta fare è includere, solitamente a piè di pagina, una dicitura che espliciti chiaramente il tipo di licenza utilizzata, completa di collegamento ipertestuale di rinvio alla pagina informativa di CC. Creative Commons fornisce anche il codice HTML già pronto per essere incorporato nel sito, semplicemente con un copia e incolla. In calce al presente articolo, un esempio concreto di utilizzo di CC e la licenza da cui è coperto.

Tutelare le proprie creazioni è solo uno degli accorgimenti da adottare quando ci si affaccia in ambito commerciale. Per altre indicazioni relative ad azioni di marketing e sviluppo business all’estero, ti suggeriamo le nostre attività di consulenza e l’articolo di approfondimento su come un export manager possa affiancare la neo-impresa a sfruttare e valorizzare i propri vantaggi competitivi all’estero.

 

La distribuzione di questo articolo è regolata dalla licenza CC BY-NC-SA 4.0

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